Alla deriva nell’Atlantico per 3 mesi
morti di fame e di sete 25 migranti

Partiti dalla Mauritania per le Canarie: la barca arriva in Brasile

Alla deriva nell’Atlantico per 3 mesi morti di fame e di sete 25 migranti

di Totò Rizzo

Domani parleranno sicuramente anche di loro, in un hotel a Gran Canaria, i cinque ministri degli Interni riuniti in consiglio (per l’Italia ci sarà Piantedosi, poi i responsabili dei dicasteri di Spagna, Malta, Grecia, Cipro) e saranno numeri, analisi, propositi. Nel frattempo, nove cadaveri decomposti sono stati rimossi dal caicco bianco e celeste che dalla Mauritania e dal Mali aveva fatto rotta verso le Canarie e li ha invece depositati sulle coste brasiliane, dopo averli sbattuti in balia dell’Atlantico per tre mesi, destinazione e destino diversi da quelli per i quali quei nove, più altri, erano salpati.

La barca è stata trovata da alcuni pescatori. A 200 chilometri da Belem, capitale del Parà. Sognavano una vita nuova in Europa, hanno trovato la morte nelle Americhe. L’autopsia – poco più che un rito ma dovuto – confermerà che sono morti di stenti, mentre i giubbotti e i documenti a bordo fanno sospettare che il “carico umano” fosse di almeno 25 persone e che i primi a morire siano stati gettati in mare dagli stessi compagni di viaggio.

C’è di peggio: il caicco in vetroresina è stato trovato privo di qualsiasi strumento di propulsione, non un motore, non più un remo, il che fa pensare che nel loro tragitto i migranti si siano anche imbattuti in pescatori senza scrupoli che li abbiano depredati. Nessun oggetto per l’orientamento o la comunicazione, non una bussola né un telefono satellitare.

Pur se insidiosa, la rotta dall’Africa verso le Canarie sembra una delle più battute in questi ultimi tempi: i dati di Frontex, l’Agenzia Europea delle Frontiere, parlano di 13.535 disperati arrivati ai lembi estremi dell’arcipelago spagnolo. Il caicco bianco e celeste avrebbe dovuto percorrere poco più di 500 miglia marine, dall’Africa alle Canarie, dal 17 gennaio, data della partenza desunta dai documenti: sarebbe stata questione di giorni. Ha concluso invece il suo viaggio il 14 aprile, quando è stato trovato alla deriva, al lato opposto alla sua meta di speranza.

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Aprile 2024, 06:00
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